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Agrifood-S3: il video di presentazione per l’EXPO
Valorizzare e promuovere l’agroalimentare attraverso la ricerca, lo sviluppo tecnologico, l’innovazione e la sostenibilità: sono questi gli obiettivi della strategia Agrifood-S3 Sardegna, la Smart Specialisation Strategy, contenuta nel PO FESR 2014-2020.
S3, strategia messa a punto dall’Unione Europea e attuata su scala regionale in modo da essere disegnata su misura per i vari territori, è stata presentata nell’ambito della settimana della Sardegna a EXPO. Attraverso questa strategia si punterà a favorire l'internazionalizzazione dei settori agricolo, della pesca e dell’acquacoltura, rendendoli competitivi a livello mondiale e attraendo imprese e investimenti.
Alla base della scelta di prevedere l’Agrifood come priorità su cui intervenire nella regione della Sardegna vi è la consapevolezza dell’importanza e delle potenzialità di questo settore nell’isola: nel territorio regionale sono infatti operative oltre 60.800 aziende agricole e zootecniche, con un valore aggiunto di circa 927 milioni di euro (3,5% del comparto agricolo nazionale), e il 16% delle imprese sarde Top 100 per fatturato nell’anno 2012 ricade nell’area di specializzazione dell’Agrifood. Notevole è, inoltre, la presenza di produzioni tradizionali e marchi Dop e Igp.
In questo contesto emerge il ruolo significativo di Porto Conte Ricerche, che da anni affianca le imprese del settore in azioni e progetti di innovazione tecnologica e ricerca scientifica. Nel video di presentazione della strategia Agrifood-S3 (che potete visualizzare qui sotto) vengono illustrati anche alcuni dei progetti portati avanti dal Centro di ricerca: lo sviluppo industriale di un pane carasau a lievitazione naturale e ad alta digeribilità; l’impiego della tecnologia ohmica per il ripieno delle paste fresche tradizionali; i programmi di sviluppo di tecnologie innovative applicate alla filiera dei microbirrifici in Sardegna (biosensoristica) e di produzione di nuove birre artigianali gluten-free fortemente legate al territorio, attraverso l’utilizzo di materie prime locali come miele, sapa e luppoli; lo studio e lo sviluppo di sistemi diagnostici nell’ambito delle patologie infettive degli animali da reddito; la messa a punto di un sistema rapido e rigoroso per discriminare i formaggi tipo Fiore Sardo ottenuti da latte crudo rispetto ai formaggi ottenuti da latte trattato termicamente.
Tutti questi progetti dimostrano infatti come la ricerca scientifica possa fungere da supporto concreto per le diverse produzioni agro-alimentari, con immediate e significative ricadute economiche sul territorio.
Per visualizzare il video clicca sul riquadro qui sotto.